Centrale Montemartini
Tecnica e documentazione
In questa pagina sono mostrati gli studi sulla diffusione del suono all'interno della Centrale Montemartini.
Il problema principale da affrontare per la progettazione acustica dello spettacolo è stato: Come fornire un ascolto di qualità lungo il percorso della visita, essendo così vincolati nel posizionare i diffusori acustici?
Nella "sala colonne", al piano terra, il problema é stato risolto facilmente: l'ambiente infatti è relativamente piccolo, il soffitto non è altissimo e non ci sono quindi riverberazioni problematiche. Inoltre i basamenti dei due grandi motori, che come si è detto rappresentano l'unica area che ci è stata concessa, delimitano lo spazio longitudinalmente. Abbiamo quindi disposto tre diffusori tipo C5 sui ballatoi asserviti ai basamenti dei motori. Un quarto diffusore, previsto in particolare per la prima fase di ingresso del pubblico, è stato piazzato su di uno stativo, in un punto lontano dalle sculture (conditio sine qua non), alle spalle di un cartello illustrativo.
Nella "sala macchine", al piano superiore, sono iniziati i problemi. Si tratta infatti di una enorme stanza, lunga circa 60 metri, larga circa 30 ed alta 15. Ogni suono prodotto in questo ambiente produce una riverberazione tale da renderlo incomprensibile già a pochi metri di distanza. In queste condizioni l'unico modo per avere un beneficio dall'amplificazione è concentrarla "addosso" al pubblico, cercando di mandare il meno possibile il suono sulle pareti sfruttando le caratteristiche direzionali dei diffusori. Tuttavia non siamo stati liberi di sistemarli nei punti più opportuni, infatti in questa sala avevamo a disposizione solamente i motori! D'altra parte per le esigenze dello spettacolo era irrinunciabile poter far sedere gli spettatori sull'unica scalinata.
Come è possibile vedere nella figura abbiamo previsto due circuiti da usare singolarmente: quello indicato in verde con quattro diffusori MITRA 12 al sommo dei motori, per la parte compresa fra di essi, e quello indicato in rosso, che dirige il suono verso la scalinata. Non è stato facile passare il cavo di potenza dalla regia posta sopra un motore, ai diffusori posti sull'altro: un nostro tecnico si è dovuto calare all'interno dei grandi alternatori solidali ai diesel, che nella parte inferiore presentavano una piccola via di comunicazione!
Nella
"sala caldaie" poi la situazione si presentava veramente critica. In questo
ambiente, ancora più vasto della "sala macchine", ci era consentito porre i
diffusori solamente sopra la caldaia, situata in fondo, ad una distanza di oltre
50 metri dal pubblico che entra. è
chiaro a tutti che a questa distanza, in un ambiente così riverberante, ogni
suono è inintelligibile! All'ascoltatore arriva solo una "marmellata" di rumori
e riverberazioni! A fatica ci è stato concesso di sistemare due diffusori
(rossi) sul soppalco al di sopra dell'ingresso, a condizione che tali diffusori
venissero montati appena prima di ogni rappresentazione, e tolti subito dopo.
Per passare il cavo di potenza per questi diffusori ci siamo improvvisati
speleologi, sotto la lunga scalinata in legno, ed abbiamo fatto un'installazione
invisibile ad occhio nudo.
Come si può osservare dalla figura è stato agevole sonorizzare il passaggio
dietro alla caldaia (circuito verde) grazie ai molteplici ballatoi che la
circondano, così pure lo spazio prossimo al fronte della caldaia stessa
(circuito blu). è stato invece
impossibile sonorizzare la parte centrale della sala.